Prima puntata della nuova stagione di Block Notes: l’estate è finita, ma di cose ne sono successe. Parliamo di politica, italiana ed internazionale: ne discutiamo con Sergio Cararo, direttore del giornale Contropiano.
Donald Trump, in un editoriale su “Newsweek”, si esprime in maniera molto chiara sulla guerra in Ucraina. Alla luce dei sondaggi che iniziano ad uscire sulle presidenziali Usa 2024, potrebbe essere un problema: per l’Europa, ed in particolare per l’Italia. di Alessio Ramaccioni Qualche giorno fa, sul sito della rivista Newsweek, è stato pubblicato un […]
Un articolo pubblicato sul Corriere della Sera dimostra in maniera definitiva come l’informazione, in Italia, sia pesantemente schierata ed “embedded”: nel voler additare al pubblico i “putiniani d’Italia”, quello che era il più importante quotidiano del paese rivela di essere esso stesso schierato in prima linea. di Alessio Ramaccioni Che la stampa italiana godesse di […]
Il Primo Maggio, insieme al 25 aprile. rappresenta la festa più importante dell’anno. Rischia però di diventare un contenitore di belle intenzioni, se non si incomincia a trasformare le buone intenzioni in realtà. Perchè nel frattempo il mondo del lavoro è diventato una giungla di precariato e disperazione: una giungla che sta diventando sempre più […]
Alle prime ore del giorno Vladimir Putin ha annunciato l’avvio di operazioni militari in Donbass. Subito dopo, esplosioni e bombe sulle principali città ucraine, compresa Kiev. di Alessio Ramaccioni Tanto tuonò che piovve: la Russia ha infine attaccato l’Ucraina, riportando la guerra sul territorio d’Europa. Non che questo sia un particolare che faccia troppa differenza: […]
Dopo una settimana a tratti surreale, oggi si è arrivati alla conclusione che l’unica soluzione possibile è quella di rieleggere Sergio Mattarella. Evitati guai peggiori, è però un tracollo per la politica. di Alessio Ramaccioni Draghi, Berlusconi, Casellati, Belloni, Cassese, Casini, Cartabia. Il presidente sarà una donna, anzi no, ma comunque una personalità super partes, […]
In meno di un mese i talebani hanno riconquistato tutto l’Afghanistan: tanto ci è voluto ad azzerare l’orologio della storia e riportarlo al 2001, quando iniziò la grande farsa della “guerra al terrorismo”.
La scomparsa di Gino Strada ci ricorda come sia ancora possibile, in un paese politicamente tragicomico come l’Italia, essere in grado di far coincidere parole e fatti ed offrire un esempio concreto di coerenza e praticità. Strada voleva contribuire a costruire un mondo migliore, e ci era anche riuscito, per quel che era sua responsabilità. […]
