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ONDA SONORA con IRENE WORMS

Forte Prenestino Tattoo Fest 2019

Forte Prenestino Tattoo Fest 2019

SABATO 1 e DOMENICA 2 Giugno 2019

CSOA FORTE PRENESTINO PRESENTA:

Forte Prenestino Tattoo Fest 2019

Appuntamento al 1/2 giugno 2019 a partire dalle ore 16,00.
Per maggiori informazioni, visita l’evento facebook del Forte Prenestino Tattoo Fest 2019

Il Tattoo Festival del Forte Prenestino nasce tre anni fa dall’impulso e la voglia di riportare a casa un’ “arte” e un’attitudine che da sempre è affine a contesti di resistenza, autodeterminazione e rivendicazione sul proprio corpo…

La spinta originaria che ha reso possibile la realizzazione del Tattoo Festival è stata innanzitutto la voglia di stare insieme e di condividere le differenti esperienze di ognuno per metterle in connessione e ricostruire un tessuto umano che si incontri e si confronti nella vita reale, piuttosto che nella realtà virtuale.
Un percorso che vuole uscire dalle logiche della competizione, che ha voglia di moltiplicare ogni singola esperienza, mettendo in relazione i processi creativi, di crescita personale e collettiva.Per qualche giorno vogliamo uscire dai contesti convenzionali, dalle dinamiche lavorative e da quelle commerciali, sempre più orientate verso un omologazione massiva, a scapito del processo creativo, che talvolta per questo ne risulta impoverito e appesantito. 
Il Tattoo Fest vuole essere un terreno fertile di confronto dinamico e orizzontale. Le nostre pratiche collettive hanno anche degli obiettivi concreti, che puntano ad avere un impatto nella vita reale, come quello di sostenere economicamente e dare visibilità a battaglie e/o esperienze di resistenza quotidiana in chiave solidale. 
Il ricavato di ogni edizione viene devoluto alle diverse esperienze che insieme decidiamo di supportare. Tutti i tatuatori che animano queste giornate mettono a disposizione il loro tempo, la loro creatività e la loro presa bene, al solo scopo di dare, di volta in volta, un apporto concreto.

Per quanto riguarda le due edizioni precedenti, siamo riusciti a dare nel nostro piccolo un contributo economico a sostegno della vicenda legale di Aldo Bianzino, portata avanti dal figlio Rudra. A dieci anni dalla morte di Aldo Bianzino e dopo aver passato tutti i gradi di giudizio previsti dalla giustizia italiana, cassazione compresa, le sentenze espresse non hanno portato a nessuna verità né giustizia, ma piuttosto tanto dolore e amarezza. Ma Rudra, il figlio di Aldo, non ha nessuna intenzione di fermarsi, lui va avanti nella legittima richiesta di verità che lo stato gli deve. Lo fa per lui, lo fa per chi subisce una qualsiasi forma di abuso da parte dei rappresentanti dello stesso stato e lo fa perché episodi di questo tipo possano non ripetersi mai più. Pur sapendo di trovarci di fronte a un iter legale infinito e impervio, abbiamo comunque deciso di supportare Rudra e continueremo a farlo, anche in altri ambiti e con altri mezzi, convinti che che questa battaglia debba crescere , perché è una battaglia che non riguarda solo uno di noi, ma tutti. 

L’anno scorso con il ricavato del Tattoo Festival abbiamo sostenuto un altro progetto dal basso. Una oasi protetta per i nostri “amici pelosetti” gestita dalla sig,ra Donata Campanella.
Da dodici anni Donata Campanella, palermitana ma residente a Collesano, raccoglie e cura cani che vagano nel territorio. 
I 220 cani di “sua proprietà” stanno in contrada S. Agata, a metà strada tra Collesano e Campofelice di Roccella, in affitto presso un privato che però voleva sfrattarla. 
Donata, nel corso degli anni ha costruito un luogo protetto dove i nostri amici a quattro zampe possono trovare vitto, alloggio e un amore sconfinato.
Un anno fa si è trovata costretta a lasciare l’ex sito adibito a canile e a spostarsi altrove, in un bene confiscato alla mafia e acquisito al patrimonio del Comune di Collesano per il quale, nel dicembre 2015, era stato emanato un avviso pubblico per la sua parziale e gratuita assegnazione. Un terreno di un ettaro con annesso fabbricato allo stato grezzo di circa 140 metri quadrati, in contrada Abbazia. Un iter che sembrava essere interrotto per questioni burocratiche e per mancanza di fondi. Noi abbiamo contribuito con il nostro benefit. 

Per l’edizione di questo 2019 invece, il benefit dell’iniziativa andrà alla casa autogestita da donne LUCHA Y SIESTA.
In questi anni tristemente attraversati da femminicidi, stupri e minacce contro le donne, Lucha y siesta apre uno spazio femminista e di autodeterminazione, offrendo “accoglienza abitativa e sociale al femminile che fornisce informazione, orientamento, ascolto e accoglienza alle donne che ne hanno necessità; dove si svolgono diverse attività culturali e produttive che rendono Lucha y Siesta uno spazio di socialità, condivisione di esperienze e competenze. In questi anni tantissime donne con le loro esperienze di vita hanno attraversato la casa e l’hanno plasmata, rendendola un luogo che contribuisce a rimettere in moto le intelligenze femminili calpestate, a ridare loro forza e valore. Non vogliamo sostituirci al settore pubblico, ma lavoriamo per sperimentare nuove formule di intervento dal basso che valorizzano le competenze e le capacità personali, fanno uso del partenariato fra istituzioni, associazioni e territorio e utilizzano il patrimonio pubblico in disuso, con il fine di favorire lo sviluppo locale e di fornire servizi aggiornati e con una copertura più ampia.
Lucha y Siesta in questo panorama è un esperimento innovativo, e possiamo dire anche riuscito: non è una casa di accoglienza né un centro antiviolenza, sebbene il suo sportello di accoglienza faccia parte del circuito municipale antiviolenza; è un progetto di semi-autonomia nato dalla lotta e dall’autorganizzazione delle donne, un luogo che in poco tempo è divenuto un punto di riferimento nel panorama cittadino, che lavora in sinergia con servizi sociali, centri antiviolenza, sportelli per il disagio sociale, con realtà e associazioni delle donne, in un’ottica di autonomia e non di assistenza.
Pur avendo avuto informali riconoscimenti dal mondo istituzionale, Lucha y Siesta non riceve finanziamenti e non può partecipare ai bandi, resistiamo quindi grazie ai contributi volontari di chi crede nel progetto. Secondo la legge lo stabile è “abusivamente occupato” e sotto sgombero, secondo noi, invece, è “legittimamente valorizzato” e dovrebbe essere assegnato all’Associazione che lo anima. Ciò permetterebbe l’accesso a piccoli finanziamenti per la ristrutturazione, l’avvio di nuove attività e la stipula di convenzioni con Università e altri soggetti in modo da restituire alla città un bene valorizzato unito con un modello di intervento nuovo e sostenibile” (dalla pagina f. Lucha y siesta).

A questo punto non ci resta che rimboccarci le maniche e cominciare a costruire queste due giornate, di tattoos, di festa e di lotta, insieme.
Appuntamento al 1/2 giugno 2019 a partire dalle ore 16,00.
– Ingresso a sottoscrizione –
Centro Sociale Occupato ed Autogestito Forte Prenestino.

Pubblicato il: 29/05/2019 da redazioneradiocittaperta