THE ROOTWORKERS OSPITI A MELTINGPOT
Nella puntata di Meltingpot del 1° ottobre abbiamo ospitato Enrico Palazzesi, voce e chitarra dei The Rootworkers, band marchigiana che si muove lungo i sentieri più viscerali e contaminati del blues contemporaneo.
Al centro della conversazione il nuovo singolo “Devil on My Bed”, uscito per Bloos Records e accompagnato da un videoclip diretto da Paolo Tasso. Un brano che, come racconta Palazzesi, nasce da una tensione ipnotica e da un immaginario maudit, trasformando il blues in una pratica rituale capace di mescolare radici e sperimentazioni.
“I diavoli hanno fame – ci ha raccontato Palazzesi – e con questo brano li abbiamo accolti e suonati, fino a scaraventarli in una dimensione piena di fuzz, di chitarre slide che diventano violini e di derive psichedeliche che annullano la gravità.”
Il singolo anticipa il nuovo album “Don’t Beat a Dead Horse”, in uscita il 17 ottobre, registrato all’Astronave Recording Studio di Recanati con la produzione di Frankie Wah (Little Pieces of Marmelade). Un lavoro che segna una scrittura più audace e personale per i Rootworkers, capace di superare i cliché del blues per esplorarne nuove possibilità sonore ed espressive.
Nell’intervista Palazzesi ha ripercorso anche la storia della band – dal primo EP Attack, Blues, Release (2022) ai live che li hanno portati sui palchi di festival come Seravezza Blues e San Severino Blues, fino alla condivisione della scena con artisti come Sick Tamburo, King Hannah e Reverend Beat Man.
Una chiacchierata intensa, che ha mostrato il cuore rituale e visionario del progetto: un blues che non si limita a guardare al passato, ma che diventa linguaggio vivo, terreno fertile per nuove contaminazioni.
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