La musica, importante quanto la tua stessa vita – Intervista a Claudio Mapelli 27/04/25
Il free jazz è sempre stata una musica scomoda. Quando John Coltrane trasformò My Favorite Things – una canzone da musical di Broadway – in un urlo di trenta minuti che lacerava ossessivamente le strutture della struttura musicale convenzionale, o quando Albert Ayler ribaltò Summertime di Gershwin alla ricerca di qualcosa di più profondo e con una risonanza emotiva più oscura, la risposta generale fu l’indignazione. A differenza dei molti critici che espressero il loro disgusto e quasi con risentimento, Val Wilmer capì da subito che quei musicisti non erano apostati o eretici, ma gli straordinari innovatori di una importante, nuova fase della black music.
In occasione della pubblicazione in lingua italiana di questo classico sul free jazz degli anni Sessanta e Settanta della grandissima fotografa e storica del jazz Val Wilmer, abbiamo raggiunto telefonicamente il traduttore Claudio Mapelli .
La musica, importante quanto la tua stessa vita è una frase emblematica di McCoy Tyner, che ben rappresenta lo spirito che anima questo libro, il primo e approfondito resoconto che sia mai stato scritto sulla rivoluzione musicale passata alla storia come free jazz.
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