Intervista a Sandro Joyeux
Un ponte tra Italia e Africa quello creato in musica da Sandro Joyeux che ha presentato in studio i nuovi brani prodotti da Adriano Viterbini e Fabio Rondanini di prossima uscita in un EP con Musicastrada Records, e anticipato dal singolo Jumua.
Sandro Joyeux – Foto di Simone Cecchetti
Parigino di nascita, giramondo per vocazione, Sandro Joyeux ha percorso un milione di chilometri con la chitarra sulle spalle per raccogliere tradizioni dialetti e suoni del Sud del mondo. Canta in Francese, Inglese, Italiano, Arabo, e in svariati dialetti come il Bambarà, il Wolof, il Dioulà. È reduce da centinaia di concerti in giro tra l’Italia e l’estero negli ultimi anni, tra live club e prestigiosi Festival di musica world e non solo. La sua ispirazione fortemente votata al racconto di un mondo che migra e si trasforma, ne rende il messaggio quanto mai importante e attuale.
L’artista ha anche presentato il live di questa sera venerdì 12 aprile all’Angelo Mai di Roma: un’iniezione di pura energia, un viaggio attraverso i ritmi del deserto e le strade polverose del West Africa, tra le banlieues parigine e il reggae dei ghetti giamaicani.
Appuntamento alle 21:30 all’Angelo Mai, in viale delle Terme di Caracalla 55.
Con lui sul palco Inoussa Dembelè alle percussioni, Emanuele Brignola al basso, Antonio Ragosta alla chitarra e Tommy Ruggero alla batteria.
VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
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