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Intervista a Giò Sada per Grande Buio EP | Rocktrotter

Giò Sada

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Lunedì 2 agosto 2021, Eleonora Tagliafico all’interno di Rocktrotter ha intervistato Giò Sada aka Gulliver a proposito dell’uscita del suo ultimo lavoro, “Grande Buio EP”, in parte in collaborazione con il gruppo bolognese JoyCut.

per ridefinire il nostro approccio a ciò che facciamo e al perchè lo facciamo; lo switch che c’è stato e che ho la presunzione è che tutto ciò che faccio debba essere nutrimento e non una distrazione, non un momento di svago

Grande Buio rappresenta proprio un momento che Giò Sada ha attraversato, ci dice, di sbandamento a livello musicale,

a volte capita di non riconoscersi proprio più, però sapevo che in quel grande buio in quella grande confusione c’era tanto fermento, tanta possibilità di far diventare quel buio una bella creazione, una bella opera e sono entrato in quel mood anche grazie a Pasco (Pezzilli, JoyCut) che è stato benzina nel mio processo di evoluzione

“Grande Buio EP” è uscito il 2 luglio ma è stato anticipato dal docu-live omonimo “Grande Buio- Tetralogia del Coraggio” disponibile su youtube  e contiene i brani contenuti nell’EP, alternati a conversazioni tra Giò e Pasco:

ANIMA

GRANDE BUIO

AMARANTO (versione live)

TERRANOVA (versione live)

Tante sono le riflessioni che sono state fatte dal cantante pugliese, da quelle sulle origini della sua passione per il canto (fin da piccolo, poi al periodo nell’hardcore melodico) e sullo scopo e l’uso che ne vuole fare lui della sua voce; sull’accusa verso il consumismo eccessivo di tutto e l’auspicarsi di tornare alla contemplazione e sull’effimera e superficiale convinzione di aver raggiunto qualcosa solo perché si ha successo, e sul deterioramento a livello climatico ma anche a livello emotivo e psicologico del pianeta. Sullo scopo della propria esistenza e sulla ricerca costante del benessere, eliminando il superfluo e le sovrastrutture ma sopratutto l’omologazione e la catalogazione a cui tutti dovremmo essere sottoposti, all’auspicato ritorno a breve sul palco.

Noi ci auguriamo che Giò Sada possa trovare la sua strada ed essere sia artisticamente che umanamente sereno.

 

 

 

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