I quattro dell’Apocalisse
Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa de I quattro dell’Apocalisse di Lucio Fulci.





Un avventuriero, che usa barare con le carte da gioco (Fabio Testi) dopo essere stato incarcerato da uno sceriffo, che istiga in città un apocalittico massacro contro i suoi nemici, viene liberato, ed insieme ai suoi compagni di cella, una giovane prostituta incinta (Frederick), un ubriacone (Pollard) ed un nero visionario e psicologicamente disturbato (Baird) fugge in direzione di una fantomatica Sand City. Ma sulla loro strada incontrano il sadico bandito Chaco (Tomas Milian). Seguiranno vicende drammatiche, ma alla fine Stubby si vendicherà del malvagio antagonista.
Western crepuscolare, tanto ambizioso quanto sconclusionato: Fulci teneva molto a questo progetto, ma, nonostante il tasso di violenza, le immagini a volte “psichedeliche” e l’azzeccata colonna sonora, il film non decolla. Ottima interpretazione di Milian, ispirato sicuramente a Charles Manson, debole quella di Testi, e degli altri attori, stereotipati, ed a volte inutilmente zuccherosi. Dopo Tempo di massacro, pietra miliare del Western all’italiana, Fulci stavolta non trova la cifra narrativa giusta.

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