Nella puntata n.27 di Meltingpot, andata in onda mercoledì 30 luglio su Radio Città Aperta, abbiamo avuto il piacere di ospitare Aldo Ferrara chitarrista dei Nimby, storica band calabrese attiva da oltre 15 anni tra post-punk, garage rock e canzoni che raccontano il mondo con uno sguardo disilluso ma ancora profondamente umano.
I Nimby sono tornati con un nuovo album, “Barbarie”, un lavoro maturo, crudo, diretto, che affronta tematiche sociali e politiche senza retorica, ma con la forza di una musica che non ha paura di sporcarsi di realtà. Dalla vita ai margini raccontata in Johnny Freak, ispirato all’albo cult di Dylan Dog, fino alla distopia digitale di Avatar, ogni traccia dell’EP è un tassello di un discorso coerente e urgente.
Durante l’intervista abbiamo ripercorso con la band — oggi composta da Tommaso La Vecchia, Aldo Ferrara, Vins Perri e Manuel Grandinetti — la loro lunga storia musicale: dagli esordi tra i colli catanzaresi fino ai palchi nazionali, passando per collaborazioni artistiche e sperimentazioni visive come quelle con Giuseppe Curti e Raffaele Rotundo.
Parlando di Barbarie, i Nimby ci hanno raccontato la loro volontà di tenere insieme musica e impegno, suono e parola, sperimentazione e radicamento territoriale. Una band che non ha mai inseguito le mode, ma che ha costruito nel tempo un’identità forte, capace di attraversare le difficoltà tipiche della scena indipendente del Sud Italia senza perdere la propria coerenza.
Immancabili anche i momenti leggeri, tra aneddoti di sala prove, concerti indimenticabili, e la domanda finale che ha svelato i “superpoteri” nascosti dei Nimby, in una versione ironica e autoironica della band.
