Bersaglio di notte
Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa di Bersaglio di notte di Arthur Penn.





Los Angeles. Dopo aver scoperto che la moglie (Susan Clark) lo tradisce, l’investigatore privato ed ex giocatore di football Harry Moseby (un misurato, eccellente Gene Hackman) viene assunto da una attrice alcoolizzata (Janet Ward) per rintracciare la figlia sedicenne fuggita da casa (un’esordiente Melanie Griffith). La rintraccia in Florida e la riporta a casa, ma rimane coinvolto in un intrigo che riguarda una preziosa statuetta ed un fondo patrimoniale. La ragazza muore in un incidente, forse procurato, sul set di un film e ciò è fattore scatenante di una serie di tragici eventi. Alla fine Harry scopre l’intrigo, ma forse sarà troppo tardi. Un “noir” seducente ed oscuro, tipico del post Watergate, in cui il detective, che non possiede l’ironia di Philippe Marlowe, si trova sopraffatto da eventi provenienti dal caos. Gene Hackman rende palpabile il disagio e lo scoramento del suo personaggio con una interpretazione di straordinaria intensità. Film che si svolge quasi sempre in ambienti notturni, che evocano il senso di mistero e di ineluttabilità degli eventi. Regia come sempre eccellente di Arthur Penn, uno dei grandi protagonisti della Nuova Hollywood.

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