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PUZZLE con GIANLUCA POLVERARI

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Rozz Williams, un genio gotico alla corte dell’horror punk americano

Rozz Williams, un genio gotico alla corte dell’horror punk americano

Kiss on my hand

after dark

hand for a kiss

Il 6 novembre 1963 nasceva a Pomona il cantante, poeta e compositore Rozz Williams, pseudonimo di Roger Alan Painter, fondatore dei Christian Death, nome che lugubramente ammicca al celebre Christian Dior dell’alta moda.

Rozz apparteneva ad una famiglia di anabattisti del sud degli Stati Uniti e sin da piccolo ricevette una rigida educazione religiosa: ciononostante, egli fu un giovane dai “liberi costumi” che amava il dadaismo, il decadentismo e l’uso teatrale della musica.

Tra i suoi ascolti musicali, David Bowie, Alice Cooper, Iggy Pop, i Velvet Underground e le New York Dolls.
Quando esplose il punk nella seconda metà degli anni Settanta, Rozz se ne innamorò perdutamente a tal punto da iniziare ad esibirsi già all’età di 16 anni, ispirandosi per il nome d’arte a quello presente su una lapide nel cimitero della sua città.

Nel 1979, all’età di 17 anni, Rozz formò a Los Angeles i Christian Death, band che suonava dark horror punk ispirandosi sia a gruppi british come Siouxsie and the Banshees, Killing Joke e Bauhaus, sia a gruppi statunitensi come Cramps.

La formazione era originariamente composta da Rozz alla voce, Jay alla chitarra e James McGearty al basso, ma nel corso del tempo “the King of Death Rock” collaborò con una serie di altri musicisti, tra cui l’ex Pompei 99 Valor Kand, l’ex Adolescents Rikk Agnew, ed Eva O, poi divenuta sua moglie e con la quale andò a formare a San Francisco nel 1987 gli Shadow Project.

I testi dei Christian Death affrontano argomenti non poco estremi, tra necrofilia, vampirismo, suicidio, satanismo, irriverenza, blasfemia e oscenità, e si snodano su musiche spesso tetre, lugubri e funeree, a tratti psicotiche e demoniache, se non proprio disturbanti e da incubo.

Il loro primo album risale al 1982 e si intitola “Only Theatre of Pain”, pietra angolare di un tempio al quale molte anime devote al dark guardano con emozione e affetto (Rock Garage).

Il disco subito attirò l’attenzione del pubblico di Los Angeles appassionato di goth rock, ma generò anche una violenta implosione all’interno della band, causandone lo scioglimento.

Fu così che Williams si unì ai Pompeii 99, fondati dal cantante e chitarrista Valor Kand, che lasciò al primo il compito di cantare e anche di ribattezzare la band Christian Death.

Da queste origini complesse fuoriuscirono “Catastrophe Ballet” e “Ashes”, due album che avrebbero contribuito a delineare il sound goth rock degli Ottanta.

Da allora, si susseguirono numerosi avvicendamenti all’interno della line-up, il suicidio di Rozz (si impiccò il 1° aprile 1998, a soli 34 anni, nella sua abitazione di West Hollywood), nuovi album prodotti e la definizione di un immaginario che negli anni Novanta sarebbe stato condiviso da band come Nine Inch Nails, Korn, Marilyn Manson e Type O Negative.

Una leggenda narra che Rozz, durante un concerto, tentò il suicidio tagliandosi le vene e facendosi successivamente issare su una croce come Gesù. Verità o fantasia? Qualcuno di voi ha mai sentito parlare di quel concerto?

Certo è che, quando poi egli si suicidò per davvero, tra l’altro a poche ore dalla notizia della scomparsa di Wendy O. Williams dei Plasmatics (tragica ironia della sorte, avevano lo stesso cognome!), il mondo della musica perse uno dei suoi protagonisti più importanti e indimenticabili.


Pubblicato il: 06/11/2022 da Skatèna