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Ricordando Ray Manzarek, il genio del Rhodes Piano Bass

Ricordando Ray Manzarek, il genio del Rhodes Piano Bass

Il 20 maggio 2013, dopo aver combattuto con il sostegno della famiglia una lunga battaglia contro il cancro, moriva in Germania presso la RoMed Clinic di Rosenheim l’ingegnere del suono Ray Manzarek, il mitico tastierista dei Doors.

Di famiglia polacca, Ray crebbe nei sobborghi di Chicago, in Illinois, dove a soli 7 anni imparò a suonare il pianoforte, strumento con il quale incominciò ad esplorare le nere strade del blues, del rock’n’roll e del boogie woogie. 

A Los Angeles si iscrisse alla facoltà di Legge presso la UCLA, per poi cambiare indirizzo iscrivendosi al corso di Cinema, dove incontrò le due persone che gli cambiarono la vita: la futura moglie Dorothy Fujikawa, e il poeta e aspirante regista Jim Morrison, con il quale fondò nel 1965 i The Doors, arruolando alla chitarra Robbie Krieger e alla batteria John Densmore. 

  • Grazie alla vastissima cultura musicale di Ray Manzarek, la band può varcare i confini del blues avventurandosi nei meandri della musica pop rock e sperimentale. Il particolare modo di suonare la tastiera dell’“architetto” Manzerek rende tutto nuovo, diverso, psichedelico. La voce carismatica di Jim, invece, si rivela essere tanto profonda quanto erotica. La loro musica è da subito emozione e turbamento, sesso e poesia.  (Il Fatto Quotidiano)

Con i Doors, Manzarek fu sia pianista che “bassista”: egli suonava infatti un Rhodes Piano Bass che, appoggiato sul top piatto del suo organo (un Vox Continental e successivamente un Gibson G101), gli permetteva di gestire la linea di basso con la mano sinistra e l’organo con la destra.

Fu autore di molte delle melodie alla tastiera dei Doors, come Light My Fire (coautore con Krieger) , Riders on the Storm, The Crystal Ship, When the Music’s Over, L.A. Woman e Strange Days.

Due anni dopo lo scioglimento della band, avvenuto nel 1972, Ray pubblicò un album solista, The Golden Scarab, e lavorò , insieme a Iggy Pop, ad un riadattamento dei Carmina Burana di Carl Orff.

Fu poi produttore discografico e tastierista del gruppo punk rock X nel 1980, e producer degli Echo & the Bunnymen tra il 1982 e il 1987.

Nel 2001, insieme all’ex chitarrista dei Doors Robby Krieger, formò i The Doors of the 21st Century, con Ian Astbury dei The Cult alla voce, Angelo Barbera al basso e Stewart Copeland dei Police alla batteria.

Articolo a cura di Skatèna

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Pubblicato il: 20/05/2020 da Skatèna