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TALKIN'LOUD CON ALESSIO RAMACCIONI e FEDERICA PIETRA

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TALKIN'LOUD CON ALESSIO RAMACCIONI e FEDERICA PIETRA

“Per i pirati sulle rotte che non sanno dov’è”: Lou X

“Per i pirati sulle rotte che non sanno dov’è”: Lou X

Tu non sei un b-boy come noi- qualcuno dice/Niente drammi tanto non capisco manco che mi dice/ In affetto, perché i problemi sono quelli seri/ E mi diverto con chi rifa’ il verso ai frichinetti neri” (La Raje).

Luigi Martelli aka Lou X, rapper di origini pescaresi classe 1971, attivo nei primi anni novanta all’epoca d’oro delle posse, attento osservatore critico del suo tempo, ha dato vita a liriche rap di spessore e dai contenuti profondi, capaci di inquietare e smuovere il pubblico più che di intrattenerlo.

Nella prima metà degli anni novanta i rappers italiani, a parte alcune eccezioni di non poco conto (come per esempio Rapadopa di DJ Gruff e l’album omonimo dei Sangue Misto) o erano rappers politico-impegnati (le posse) con produzioni i cui testi erano primariamente di denuncia e di protesta, o erano hiphoppettari mainstream (Articolo 31, Jovanotti, Frankie Hi Nrg).

“Lou X si differenziava anche rispetto ai c.d. “puristi dell’hip hop” come i Next Diffusion di Next One, grande ballerino e beatmaker, Left Side e Maury B,  con cui ebbe incomprensioni alla jam Indelebile, in quanto loro dicevano che Lou X non rappresentava il vero hip hop” (cit. Giovanni 666)

Lou X andò oltre le posse: nei suoi lavori, infatti, parla di street knowledge, della vita di strada di coloro che abitano nelle periferie, dove regnano disagio sociale e droga.

Nei primi anni 90 Lou X è legato al Forte Prenestino e agli Assalti Frontali (album Terra di nessuno), collabora col cugino C.U.B.A. Cabbal, con Marco “Disastro” Fioritoni (storico dj autore delle basi di Dal Basso e A Volte Ritorno) e con i Piombo a Tempo di Milano ex Lion Horse Posse,  con cui realizzerà la track “La Lista”.

Dal legame di Lou X con Assalti Frontali e il Forte Prenestino nasce il suo primo demo Rappresaglia, autoprodotto nel 1991, reperibile solo su musicassetta, definito “un debutto su cassetta di rara violenza verbale”.

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Nel 1994 ha pubblicato assieme a Dsastro l’album Dal basso distribuito da Cordata, label indipendente del Forte Prenestino. Sempre nel 1994 insieme a C.U.B.A. Cabbal tiene vari concerti in giro per centri sociali insieme con i Piombo a Tempo.

Il suo secondo album, A Volte Ritorno, esce nel 1995 e contiene 12 tracks dai contenuti molto meno politicizzati rispetto a quelli presenti in Dal Basso.  A tal proposito Carlo Martelli ha affermato: “A Volte Ritorno è molto meno politicizzato di Dal Basso, o forse lo è molto più, ma in altri termini. È un disco in cui si respira una profonda disillusione non nei confronti dell’ideologia, ma della vita che si vive”.

In quest’album è contenuto il singolo “La Raje”, che in dialetto abruzzese significa “la rabbia” e contiene un campionamento di “Summer madness” dei Kool & The Gang del 1974. La Raje diventa un successo, viene infatti passato spesso sia su canali tv tipo Videomusic ed MTV sia in radio.

E con La Raje ha successo ovviamente anche tutto l’album, che porta alla ribalta l’inconsapevole immaginario hardcore associato a Costa Nostra.

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Tra il 1996 e il 1997 Lou X e la Costa Nostra (“una banda di cafoni…ma veramente” come li ha definiti lo stesso C.U.B.A. Cabbal) si esibirono in tour in tutta Italia in numerose date per clubs e festivals. Memorabile fu l’apertura ai Cypress Hill al Live Link Festival di Roma, nel giugno del 1996.

Durante il concerto del Primo Maggio ’96, in piazza San Giovanni a Roma, il loro set fu l’unico a non essere trasmesso sulla Rai, come ricorda Eko: “Durante la nostra esibizione è andato in onda un tg flash, una sorta di censura dovuta alla nostra immagine forte, credo. In effetti appena saliti sul palco abbiamo esordito con “Vaffanculo agli Articolo 31” e cose così, completamente ubriachi…“.

Il terzo album La Realtà, La Lealtà e Lo Scontro, uscito sempre per la BGM nel 1998 e nato dal progetto Costa Nostra assieme a C.U.B.A. Cabbal, è composto da 13 tracce le cui basi sono dello stesso Lou X (in questo lavoro non appare DJ Disastro), mentre il lavoro di mixaggio è affidato a Matteo “Molecola” Di Marcoberardino. Quest’album è l’opposto della spensieratezza “tranquilla” degli inizi, è un disco dai sapori dark e dal sound cupissimo. Con questo lavoro Lou X ha fatto una cosa assurda, indefinibile, è anarchia pura, disagi, verità, paranoie, visioni. Non so se ci avete fatto caso, la traccia “Stati d’ansia” contiene un sample dei Bauhaus, eseguito ai tempi da Francesco Eko. Non venne promosso da Lou X il quale, dopo aver rotto il contratto con la BMG, non solo ritornò alle origini abbandonando i live, anzi, nel corso degli anni si allontanò progressivamente dalla scena (“Luigi è diventato Lou X proprio perché è scomparso” ha detto Cuba in una intervista).

Dopo anni di silenzio Lou X è ritornato con una collaborazione in A ferro e fuoco di Aban del 2014.

A Ferro E Fuoco feat. Lou X (prod. Disastro & Lou X)

Uno speciale ringraziamento a Giovanni 666.

(Karol aka Skatena)

FONTE dalla mia radio rubrica STREAM OF MUSICNESS

“Per i pirati sulle rotte che non sanno dov’è”: Lou X

Pubblicato il: 20/03/2018 da redazioneradiocittaperta