Ozzy Osbourne, in uscita la biografia “Ozzy la storia”
L’intensa parabola umana e artistica di Ozzy Osbourne raccontata per la prima volta nella sua interezza, in un libro aggiornato che fa ordine tra i più autorevoli documenti sulla star mondiale del rock: dall’infanzia difficile nei sobborghi di Birmingham (UK) alla gioventù scapestrata; dagli esordi nei pub alla consacrazione dei Black Sabbath, ponendo le basi dell’heavy metal con capolavori come “Paranoid” e “Master of Reality”. Un’ascesa che si arresta di colpo quando, licenziato dalla band, Oz si rifugia negli eccessi di Los Angeles. Lo salva la manager e futura moglie Sharon Arden: è il 1979. Da lì esplode la carriera solista, con classici quali “Blissard of Oz” passando per “No More Tears” fino all’ultimo “Ordinary Man” del 2020, attraversando quarant’anni di hard rock e anticipandone spesso le tendenze.
Voce unica e inimitabile, senza mai prendersi sul serio Ozzy è stato anche uno scopritore di talenti cresciuti sotto la sua ala nera: dai compianti Randy Rhoads (Quiet Riot) e Randy Castillo (Lita Ford) ai brillanti Zakk Wylde (Black Label Society) e Mike Inez (Alice In Chains). Una rassegna che scandaglia successi e tragedie, follie e risvolti affettivi di un uomo umile e legato alla famiglia ma, spesso, pericolosamente sul baratro. “Ozzy la storia” è anche un documento corale, pagine dense di aneddoti e curiosità messi in scena dai suoi colleghi, che conducono la narrazione verso scenari inaspettati, illuminando le ombre degli eventi per restituirne i passaggi più significativi: dai Black Sabbath ai partner nella carriera solista, dai Motley Crüe ai Guns N’ Roses, dai Motörhead alle icone del rock Anni ‘90. Ci sono pure i figli a farne un ritratto sincero, andando oltre i dietro le quinte della serie TV “The Osbournes” per accompagnarci lungo le vicissitudini di un padre amorevole. Un volume che asseconda gli umori del protagonista, sbandando con lui tra risate e lacrime, dischi e tournée, slanci e riflessioni su un’epopea planetaria, quella di un artista senza filtri che ha saputo connettersi naturalmente con intere generazioni, accompagnando per mano il lettore come se fosse un vecchio amico cui confessare un lascito irripetibile.
“Ozzy la storia” è un libro per chi ama la musica, ma odia le agiografie zuccherose. Per chi sa che dietro ogni “Principe delle Tenebre” c’è un bambino smarrito con una bottiglia di whisky e un’idea sbagliata di immortalità. Nel volume poi sono inclusi 20 approfondimenti sulla sua discografia, dai Sabbath a quella solista, con la prefazione a cura del giornalista Stefano Cerati.