LOGE CON “LA POLVERE” CRITICA LA FASCINAZIONE PER LE ARMI
Passati quattro mesi dalla pubblicazione dell’EP “Limbo”, tutto prodotto da CRVEL, il rapper toscano torna e pubblica un altro singolo con un testo capace di provocare ponendo una questione di rilievo.
Loge, infatti, nei versi di questo nuovo brano si immedesima in una pistola, arma spesso idolatrata nei testi rap e glorificata anche dal pubblico come una sorta di divinità, senza alcuna consapevolezza, solo perché la moda lo impone. Il testo, insomma, parla in modo critico di questa fascinazione superficiale per le armi che, negli ultimi anni, è stata amplificata dalla stessa musica che piace a Loge ma che lui concepisce in maniera molto diversa.
La produzione musicale di Billy G ha un’atmosfera spensierata, dunque crea un contrasto volutamente stridente con la tematica trattata, rispecchiando la leggerezza con cui oggi vengono affrontati argomenti così seri e delicati.
LOGE, nato a Viareggio nel 1994, si appassiona presto al rap e, da adolescente, partecipa a vari eventi hip hop conquistando il podio di qualche contest e, successivamente, aprendo concerti ad artisti sia mainstream sia indipendenti della scena italiana. Appena compiuti 18 anni si trasferisce a Milano dove continua a coltivare la sua passione per la musica e cerca di dare stabilità alla sua “nuova” vita. Nel 2015 firma per Mondo Records, etichetta di Mondo Marcio, ma dopo poco più di un anno decide di lasciarla per avere il pieno controllo sulle proprie uscite.