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Il prototipo del tormentone apocalittico? “Vamos a la playa” dei Righeira

Il prototipo del tormentone apocalittico? “Vamos a la playa” dei Righeira

La bomba estalló

Vamos a la playa del duo torinese Righeira venne prodotto dai La Bionda e pubblicato nella primavera del 1983 dalla  Compagnia Generale del Disco (CGD), ottenendo in breve tempo un incredibile successo planetario e divenendo uno dei più noti e brillanti tormentoni musicali estivi di sempre.

 

Il brano (testo di Stefano Righi aka Johnson Righeira, musica di Stefano Righi e Carmelo La Bionda) è essenzialmente un piccolo gioiello dell’italo disco.

Sul lato A del 45 giri troviamo la versione spagnola – quella con la quale i Righeira erano soliti esibirsi durante le promozioni televisive, sul lato B quella italiana.

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Quanto alle tematiche affrontate dal brano dei fratelli Righeira (che in realtà non sono parenti perché Johnson si chiama Stefano Righi e Michael è Stefano Rota), il ritmo danzereccio e il ritornello sono abbastanza fuorvianti e potrebbero far pensare ad argomenti “leggeri”, frivoli e disimpegnati così come si conviene solitamente alle canzoni tipiche “da spiaggia”, ma fu lo stesso Johnson a chiarirne una volta per tutte il significato in un’intervista rilasciata a Red Ronnie nel 2018:

Vamos a la playa era la canzone da spiaggia post-atomica, perché all’epoca non me ne rendevo conto, ma col senno di poi devo dire che si avvertiva questa minaccia tra Unione Sovietica e Stati Uniti. C’era un po’ questa spada di Damocle che sembrava incombere su tutti noi. Non l’avvertivo ma scrissi questa canzone che parlava appunto di bombe che esplodevano, di radiazioni che invece di abbronzare normalmente abbronzavano di blu, ma tanto chi se ne frega, ci sarà il mare fluorescente e non ci saranno più i pesci puzzolenti. Sarà fighissimo, dei colori nuovi.

  • Vamos a la playa” è un inno alla gioia, per quanto il testo contenga la strofa “la bomba estalló / las radiaciones tostan / y matizan de azul” ovvero “la bomba scoppiò / le radiazioni bruciano / e tingono di blu”. Qualcuno, anzi più di qualcuno ha voluto vederci un richiamo alla minaccia nucleare, con tre anni di anticipo sulla tragedia di Chernobyl del 1986. (The Millennial)

 

Pubblicato il: 30/07/2022 da Skatèna