🌞ROTOTOM SUNSPLASH 2025 | DAY ONE | REPORTAGE A CURA DI NARRADOR CALLEJERO
🌞 Rototom Sunsplash 2025 – Diario di un primo giorno infuocato
di Narrador – inviato speciale per Radio Città Aperta
🚂 15 agosto – Il viaggio: sudore, valigie e reggae nell’aria
Ferragosto, ore 10:00. Il treno regionale da Barcellona a Benicà ssim è un microcosmo di umanità compressa. Pochi posti a sedere, tanti persone in piedi, valigie ovunque e un’aria condizionata che sembra più una promessa che una realtà . Il caldo è feroce, il viaggio lungo, ma ogni volto racconta la stessa attesa: Rototom Sunsplash ci aspetta.
Arrivati al campeggio, il sole cala e il prefestival prende vita. La notte del 15 è un preludio vibrante: chi arriva monta la tenda, chi è già lì si prepara a vivere. I primi sound system iniziano a pulsare, le prime birre si stappano, le prime danze si accendono. Il Rototom è già iniziato, anche se il calendario dice che manca ancora un giorno.
🎉 16 agosto – Il festival comincia: 30 anni di celebrazione della vita
Il Rototom compie 30 anni e lo fa come sa fare: celebrando la vita. Il 16 agosto è il primo giorno ufficiale, e già dalle prime ore si respira un’energia collettiva che travolge.
Alle 16:00 si apre la House of Rastafari, luogo di spiritualità e riflessione. Canti, parole, vibrazioni. Si cammina, si ascolta, si cresce. E camminando si arriva alle 20:00, quando la banda musicale attraversa il festival in una cavalcata sonora che porta tutti al Main Stage. È il momento: si parte.
Gli Aswad aprono le danze con un set potente e fluido. Un’ora e un quarto di reggae classico, mentre al Lion Stage Nadia McAnuff incanta con la sua voce intensa e la sua presenza magnetica. Il tempo corre, e alle 22:30 è il turno di Morodo, icona del reggae spagnolo. Il pubblico canta ogni parola, si muove come un corpo unico. Lo intervisto brevemente dopo il concerto – ma questa è un’altra storia, da raccontare con calma.
Poi arrivano i Morgan Heritage, e il palco si trasforma in un tempio di emozioni. Il loro concerto è un viaggio, un abbraccio, un’esplosione. E quando pensi che sia finita, alle 01:30 arriva Tarrus Riley. Scoppiettante, energico, coinvolgente. Il pubblico è ancora lì, ancora vivo, ancora pronto.

🌙 Verso il campeggio – La lunga camminata della gioia
Dopo i tantissimi scenari oltre il Main Stage e il Lion Stage, alle 5 del mattino, la camminata verso il campeggio sembra infinita. I piedi pesano, ma il cuore è leggero. Si torna stanchi, ma felici. Il Rototom è un fiume che scorre, e noi siamo le sue gocce.
A domani, per il secondo giorno. Perché ogni momento va vissuto, e qui ogni momento è vita.