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RCA - Radio città aperta

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LUDOVICA VALORI

spettacoli LUDOVICA VALORI

Ludovica Valori conduce Valori in corso – Rock in progress

Questo è per me il vero senso del fare radio: comunicare con il mondo e raccontarlo anche e soprattutto nelle difficoltà.

1) Che cos’è per te la Radio e cosa rappresenta Radio Città Aperta?
La radio mi ha sempre accompagnato nel corso della mia vita e naturalmente non posso non ricordare il brano di Eugenio Finardi: “Amo la radio perché arriva dalla gente, entra nelle case e ci parla direttamente…”, forse il suo fascino malgrado i cambiamenti radicali avvenuti negli ultimi anni rimane questo: la possibilità di raggiungere le persone nel loro quotidiano, di far arrivare musica e parole un po’ dovunque, aprendo prospettive interessanti o anche semplicemente tenendo compagnia.
Radio Città Aperta l’ho sempre frequentata e apprezzata, prima da musicista e ascoltatrice e in seguito da conduttrice. Mi ha dato la possibilità di sperimentare con grande libertà e di imparare tante cose collaborando con persone parecchio in gamba. Posso dire che ci vorrebbero altre mille radio così nel panorama musicale italiano!

2) Racconta la tua trasmissione
Valori in Corso – Rock in progress
, il mio programma che va in onda ogni venerdì in diretta dalle 12, esprime già nel nome la propria ragion d’essere: parlo di musica ma anche di realtà interessanti e indipendenti nel sociale, nella letteratura, nell’arte e nel cinema. Cerco con tutto il cuore di dare voce a chi non ne ha, affrontando anche temi scomodi: dal mobbing a malattie di genere come l’endometriosi. Ovviamente faccio ascoltare la musica che piace a me ma dedico anche molta attenzione alle nuove uscite perché trovo stimolante mettermi alla prova. Quindi nel mio programma si possono ascoltare folk, rock, punk ma anche jazz o musica classica. In ogni caso cerco sempre di fare in modo che ci sia un racconto, un motivo dietro le mie scelte musicali.

3) La cosa più bella che ricordi da quando trasmetti?
La cosa più bella, come ho raccontato spesso, è che siamo riusciti a non fermarci mai e a proporre contenuti interessanti anche nei momenti più difficili del lockdown, escogitando modi più o meno rocamboleschi di registrare e mandare in onda i programmi. Questo è per me il vero senso del fare radio: comunicare con il mondo e raccontarlo anche e soprattutto nelle difficoltà.

4) Devi comunicare con gli alieni per convincerli a venire sulla Terra. Che cosa diresti al microfono e che brano passeresti?
Be’, in realtà tornando a parafrasare Finardi preferirei chiedere agli extraterrestri di portarmi via!… Ma insomma se dovessi proprio trovare delle ragioni per farli scendere qui tra noi direi che se evitano il raccordo nelle ore di punta possono trovare ancora qualcosa di decente in questa nostra terra.  Per incoraggiarli potrei far loro ascoltare Across the Universe dei Beatles… Poi a un certo punto se si rendesse necessario mandarli via si potrebbe tentare con la discografia di Gigi D’Alessio o Povia… ma questa è un’altra storia! 🙂