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Ricordando Jorge Luis Borges, uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo

Ricordando Jorge Luis Borges, uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo

Jorge Luis Borges, ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo, è famoso sia per i suoi racconti fantastici, sia per la sua più ampia produzione poetica.

In occasione dell’anniversario della sua nascita (Buenos Aires, 24 agosto 1899), vi propongo tre sue poesie.

La luna

C’è tanta solitudine in quell’oro.
La luna delle notti non è la luna
che vide il primo Adamo.

I lunghi secoli
della veglia umana l’hanno colmata
di antico pianto.

Guardala. È il tuo specchio.

Amicizia

Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
Però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
Però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,
Solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e tu non cada.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
Mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,
Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
Solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico e in quel momento sei apparso tu…
Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista,
Non sei né il numero 1 né il numero finale
e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amico:
non sono gran cosa,
però sono tutto quello che posso essere.

Il sogno

Se il sonno fosse (c’è chi dice) una
tregua, un puro riposo della mente,
perché, se ti si desta bruscamente,
senti che t’han rubato una fortuna?
Perché è triste levarsi presto? L’ora
ci deruba d’un dono inconcepibile,
intimo al punto da esser traducibile
solo in sopore, che la veglia dora
di sogni, forse pallidi riflessi
interrotti dei tesori dell’ombra,
d’un mondo intemporale, senza nome,
che il giorno deforma nei suoi specchi.
Chi sarai questa notte nell’oscuro
sonno, dall’altra parte del tuo muro?


Articolo a cura di Skatèna.

Fonte immagine in evidenza: https://www.flickr.com/photos/levanrami/29636641265, licenza: Public Domain Mark 1.0.

 

Pubblicato il: 24/08/2023 da Skatèna