ALBERTO BAZZOLI OSPITE A MELTINGPOT
Nella puntata del 10 dicembre di MeltingPot abbiamo ospitato Alberto Bazzoli, musicista, compositore, art director e tastierista dei Baustelle. A pochi giorni dall’uscita del suo nuovo album Azzurra (21 novembre 2025), abbiamo parlato con lui di paesaggi sonori, strumenti vintage, library music e identità.Dopo aver raccontato una Milano malinconica e cinematografica in Missori il suo primo album pubblicato nel 2024, Bazzoli si sposta idealmente sulla Costa Azzurra:
«È un luogo a cui sono legato: ci ho lavorato e vissuto per un periodo. Mi sembrava naturale renderlo protagonista del nuovo disco.»
Azzurra riprende la struttura del precedente: otto tracce e otto fotografie, realizzate ancora insieme al fotografo Dave Masotti. Parte dell’identità dell’artista sta nella sua passione per la strumentazione reale:
«Uno strumento vero ti suggerisce come suonarlo. È parte della composizione. Dal vivo, il digitale non regge il confronto.»
Da qualche anno Bazzoli è parte del processo creativo dei Baustelle:
«Lavorare con Francesco Bianconi è stata una grande opportunità. Ho imparato tantissimo.»
Accanto alla musica, anche lo stile anni ’70 è un tassello fondamentale:
«Mi veste chi sono. Se andassi sul palco in tuta, suonerei peggio.»
Nel 2026 aprirà anche uno studio personale a Milano, pensato come laboratorio analogico:
«Non sarà uno studio per band, ma uno spazio costruito intorno ai miei strumenti.»
Azzurra avrà una dimensione live:
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23 gennaio – Milano
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25 gennaio – Parigi
«La musica strumentale viaggia senza confini. Vorrei portarla anche in Europa.»
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