A mezzanotte va la ronda del piacere

Visti in prima visione, la rubrica curata dal nostro esperto cinefilo Marcello Gerardi, si occupa di A mezzanotte va la ronda del piacere di Marcello Fondato.

La proletaria Tina Candela (Monica Vitti) viene processata per omicidio preterintenzionale a seguito della morte del marito Gino (Giancarlo Giannini), caduto in una discarica durante una lite, ma di cui non si è mai reperito il corpo. La donna si difende appassionatamente, giurando di essere innocente e racconta i reciproci tradimenti, ma anche la passione che la univa al coniuge. Una giurata, Gabriella (Claudia Cardinale), moglie insoddisfatta ed infelice di un avvocato corrotto, Andrea (Vittorio Gassman) la ascolta con molto interesse e si manifesta convinta della sua innocenza. Ma ad un certo punto Gino ricompare, vivo e vegeto e Tina viene assolta. Il burrascoso rapporto tra i due riprende, ma con una maggiore consapevolezza di lei, che dice al marito di stare attento, perché ha molti pensieri per la testa, mentre entra definitivamente in crisi il matrimonio tra Andrea e Gabriella. Un film gradevole, ma superficiale e scontato, ove tutti i cliché della commedia all’italiana sono evidenti. Gli attori sono istrionici, ma risaltano la bellezza e la personalità delle due protagoniste, soprattutto della Vitti. Fondato conferma un certo interesse per la condizione femminile, seppur in modo distorto e molto discutibile.

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