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Dall’Irlanda all’Irpinia a VALORI IN CORSO con LUDOVICA VALORI del 16-12-2022

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Ospiti della puntata il polistrumentista e compositore Gabriele Caporuscio che ha presentato il suo primo album da solista Stranger at the Gate – un affascinante viaggio nella musica tradizionale di ispirazione irlandese e non solo  – e Antonio Pignatiello, cantautore irpino che sarà in concerto sabato 17 dicembre all’Acustico Club.

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Gabriele Caporuscio, polistrumentista romano nato nel 1977, dopo aver coltivato un forte interesse per l’etnomusicologia, ha intrapreso lo studio approfondito della musica classica indiana e di quella araba, specializzandosi in strumenti quali il sitar, l’oud e il saz. Ha approfondito lo studio della musica indiana con maestri di altissimo livello quali, Ustad Shahid Parvez, Pandit Manilal Nag, Ustad Sujaat Khan, Pt. Amarnath Mishra, Aki Montoya e Gianni Ricchizzi. Ha collaborato per molti anni con numerosi gruppi di musica etnica e rock della capitale come Unnaddarè, Rino Ceronti, Ogopogo e Sansura. Di recente si è impegnato nello studio del mandolino, del banjo e del bouzouki irlandese. In particolare si è soffermato sulla tradizione musicale irlandese e del centro-sud Italia, con i gruppi Red Pack e Scantu de Core (musica salentina), nonché sulla musica dell’est europa e su composizioni originali con il gruppo romano Turàn Trio. Nell’ambito della musica irlandese suona da anni con il noto violinista tradizionale Marco Fabbri, ha suonato in session e condiviso il palco con alcuni dei più importanti musicisti di questa scena musicale, tra cui Christy Leahy (North Cregg), Kevin Crawford e Cillian Vallely (Lunasa), e il flautista bretone Jean-Michel Veillon, sia come solista che come accompagnatore e cantante. Attualmente fa parte di diversi gruppi di musica irlandese, Hurry Up!, Ace & Deuce, The Tiber Banks e Sea-Change (in duo con Laura Torterolo, cantante dei Birkin Tree), di musica del centro-sud Italia, Transumanze popolari, e dell’est europa con i Turàn Gipsy Quartet. Nel 2020 ha prodotto il suo primo lavoro solista di musica tradizionale irlandese, Stranger at the Gate, che racchiude tutte le influenze finora elaborate nell’ambito dalla sua esperienza ormai pluriennale nell’ambito di questa scena musicale.

Nel corso della sua vita artistica ha suonato su numerosi palchi di prestigio nazionale e internazionale. Tra gli altri il Palace Theatre di Soho a Londra, al concerto tenutosi per celebrare il ventesimo anno della morte di John Lennon, nei principali teatri della provincia di Ragusa in un tour siciliano nel novembre 2006, per il progetto Terrarrussa che celebrava il centenario della CGIL, all’Umbria Folk Festival di Orvieto, nonchè in numerosi festival di musica tradizionale irlandese e delle aree celtiche in Italia, quali il Montelago Celtic Festival, Druidia, Matese Friend Festival, CAMPOfestival di Campo Ligure e l’Irish Music Festival di S.Margherita Ligure (GE), l’Eire! Festival di Bondeno (FE), in Irlanda tre edizioni dell’Ennis Trad Fest (2016, 2018 e 2019) e il Nyah Festival di Cavan, in Finlandia all’Irish Festival of Oulu nel 2019 e numerosi altri festival di musica tradizionale, oltre ad essere ormai da diversi anni assiduo frequentatore delle migliori session di musica irlandese in Italia (Roma, Genova, Bari, etc.) e in Irlanda (Belfast, Dublino, Ennis, Cork, Galway e oltre).
L’album Stranger at The Gate, registrato durante il primo lockdown italiano di aprile/maggio 2020, è il risultato degli ultimi dieci anni di duro lavoro per costruire il suo repertorio di brani sia strumentali che di canzoni. Protagonisti gli strumenti a corda come banjo, bouzouki, mandolino, chitarra e anche il violino, ma c’è spazio anche per il canto e altri strumenti come fisarmonica, uillean pipes, viola, whistle e flauto suonati da vari ospiti italiani e irlandesi all’interno dell’album.

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Antonio Pignatiello, cantautore irpino con base a Roma, nel corso degli anni si è esibito in contesti sempre più prestigiosi, affiancando artisti come Eugenio Bennato, Banda della Posta, Gang, Enza Pagliara, Vincenzo Costantino Chinaski, Pietra Montecorvino.

Nato a due passi dall’Irpinia d’Oriente nel 1981, nell’agosto del 2010 si aggiudica il Premio Miglior Brano Inedito con la canzone Folle al Solarolo Festival di Ravenna.
A marzo 2013 esce il suo primo album Ricomincio da qui con l’etichetta torinese Controrecords.
In aprile 2015 esce A Sud di nessun Nord (Controrecords – Goodfellas-Artist First) che ha visto la partecipazione di Taketo Gohara (produttore e ingegnere del suono di Vinicio Capossela, Brunori Sas, Motta etc.), di Marino Severini voce storica dei Gang, di Enza Pagliara (collabora con Giovanna Marini, Teresa De Sio, Eugenio Bennato, Vinicio Capossela) di Giovanni Versari (tra i suoi lavori Franco Battiato, La Crus, Afterhours, Muse e molti altri), e circa trenta altri musicisti e cantanti sparsi lungo la penisola e oltreoceano.

L’album prende il nome dall’omonimo libro di Charles Bukowski: c’è l’America delle strade, dei bar senza neppure l’insegna al neon, delle mense per i poveri, e sono strade polverose, queste, dove quel tanto decantato “Sogno americano” non è mai arrivato.

Nell’agosto 2015 Pignatiello è ospite dello Sponz Fest, accompagnato dai musicisti della Banda della Posta, e, nel dicembre dello stesso anno, si vede impegnato a suonare con Eugenio Bennato, Vincenzo Costantino Chinaski e Pietra Montecorvino.

L’album A Sud Di Nessun Nord viene inserito dal magazine spagnolo TownFeeling al primo posto dei 5 migliori album indipendenti del 2015 e si piazza nella lista dei migliori 30 album indipendenti segnalati dal MEI.

Nel 2019 esce Se ci credi (Goodfellas – Believe). La produzione artistica è affidata a Taketo Gohara.

Sono passati tre anni dal disco precedente; alcune canzoni, a causa della pandemia, si sono fermate a riposare dentro stanze vuote, prima di rimettersi in cammino per incontrarsi con chi ha ancora voglia di riabbracciarsi e mettersi in ascolto lungo i sentieri di questa nostra vita…nel frattempo altre storie si sono fatte canzoni…come Bianca, Cloé, Giulia e hanno inziato sin da subito a calzare scarpe adatte per uscire in strada…e sabato 17 dicembre potrete ascoltarle in un posto adatto ad accoglierle tutte. – racconta Antonio Pignatiello – Per questo viaggio saranno con me Marco Gentilini (chitarre elettriche, cori) e Paolo Camerini (Contrabbasso, basso, cori), e qualche ospite a sorpresa, pronto a salire a bordo, mentre tutt’intorno saremo avvolti da stelle cadenti, lune storte, fiocchi di neve, e fantasmi che appariranno sottobraccio a qualche vecchia canzone cantata e da cantare insieme. E ci saranno strade, e braccia da abbracciare, e amori a cui tornare, e terra, e mare, e odore di sabbia tra i capelli, e una splendida notte per brindare insieme a voi e chiudere gli occhi per sognare ancora…
…aspettando un altro Natale.

La scaletta
Angelo Badalamenti feat. Marianne Faithfull – Who Will Take My Dreams Away
Orbital, Sleaford Mods – Dirty Rat
Intervista a Gabriele Caporuscio
Gabriele Caporuscio – The Snows They Melt The Soonest
Gabriele Caporuscio – Christmas Reels
Max Manfredi – Il grido della fata
Federico Sirianni – Maqroll, gabbiere
Francesco Di Bella – La costanza
Enzo Gragnaniello – Indifferentemente
Sergio Bruni – Scalinatella
Francesco Forni – Quanno tu rire
Roberto Murolo – Reginella
Marco De Annuntiis – Capodanno
No.Do. feat. Paolo Benvegnu’ – Infinite Jest
Franco Battiato – Arabian Song
Fabrizio De André – Fiume Sand Creek
Intervista ad Antonio Pignatiello
Antonio Pignatiello – Giulia
Antonio Pignatiello – Sembra quasi domenica
Siouxsie and The Banshees – Cities in Dust

 

VALORI IN CORSO con Ludovica Valori
Ogni venerdì dalle 12 alle 14 e in replica il giovedì alle 12
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