Litfiba – Istanbul (live Decibel Tv French 1986)
Ho viaggiato nel freddo
Senza volto senza età
Pilotando un
Corpo senza guida a Istanbul
Istanbul
Istanbul baluardo sacro per
L’incrocio delle razze degli uomini brucerà
di Skatèna
Istanbul/Tziganata è un singolo esclusivamente promozionale dei Litfiba destinato alle radio francesi. È l’unico estratto dal loro primo album in studio Desaparecido prodotto da Alberto Pirelli e Carlo U. Rossi e pubblicato dall’indipendente I.R.A. Records nella primavera del 1985 (in realtà si trattava della seconda pubblicazione su formato LP del gruppo, dopo Eneide di Krypton del 1983, colonna sonora dell’omonimo spettacolo teatrale). L’album inaugurò la cosiddetta “trilogia del potere” (proseguita poi con 17 Re e Litfiba 3, rappresentando sicuramente una svolta musicale nel deprimente deserto musicale italico (cit. Storia della Musica) di allora.
- Cosmopoliti ed affascinanti, i Litfiba affermano prepotentemente la propria unicità, spazzando via ingiusti pregiudizi; se un giorno prenderà piede una “nuova musica italiana per il mondo”, questo album dovrà inevitabilmente esserne considerato l’imprescindibile punto d’avvio. [Federico Guglielmi, dalle note di copertina di Desaparecido]
Per un errore, il brano Istanbul venne accreditato sia sulla copertina del singolo che quella dell’album di provenienza come Istambul.
Di seguito, una “videochicca” in cui i Litfiba eseguono Istanbul per una tv francese nel 1986:
- “Instanbul”: da un colle di Firenze, la prova immaginativa di un Oriente che, per quanto cuocia di delusioni, a forza di tenace volontà può splendere, come una volta o come forse non ha fatto mai. (Onda Rock)
- “Istanbul” ha quell’incipit arioso di synth asportato direttamente dall’India duraniana di “Save A Prayer” (Storia della Musica)
I Litfiba, il cui nome viene dall’indirizzo telex di Via Dei Bardi 32, ove si trovava la cantina/sala-prove sede dei loro esordi, si formarono a Firenze nel 1980 su iniziativa del chitarrista Federico ”Ghigo” Renzulli e di Gianni Maroccolo, bassista, entrambi cresciuti a punk, Led Zeppelin e Ultravox. Ad essi si aggiunsero Antonio Aiazzi alle tastiere, Francesco Calamai alla batteria (poi sostituito da Ringo De Palma) e il frontman Piero Pelù, forse il miglior esemplare di animale da palco mai apparso sulla penisola (Storia della Musica).
Formazione per il brano Istanbul
- Piero Pelù – voce
- Ghigo Renzulli – chitarra
- Gianni Maroccolo – basso
- Ringo de Palma – batteria
- Antonio Aiazzi – tastiere
Altri musicisti
- Lu Rashid – seconda voce in Istanbul recita il primo versetto del Corano.
