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SPAGHETTI ROCK CON MAURIZIO ANGUS BIDOLI e LUIGI BONANNI

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La versione di Dalí del cervello di Alice Cooper

La versione di Dalí del cervello di Alice Cooper

Solo la confusione ci lega. Altro non c’è. Nemmeno so se ha mai sentito la mia musica, ma questo è quello che mi piace di Dalì: niente ha una logica con lui. (Alice Cooper)

Noto per il suo temperamento trasgressivo e fuori dagli schemi, Alice Cooper fece la conoscenza di Dalí a New York nel 1973 e, dopo qualche giorno, posò con l’artista in uno scatto divenuto leggendario, indossando una tiara del valore di due milioni di dollari.

Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile 1973 a New York avvenne un incontro memorabile tra due degli esponenti del mondo dell’arte e di quello della musica rock: Salvador Dalì ed Alice Cooper.

  • Entrambi surreali e surrealisti il giusto, entrambi affascinati dai rispettivi personaggi e dalla rispettiva arte. E soprattutto legati dal concetto di «confusione», per tutti e due «la forma perfetta di comunicazione». (Francesco Adinolfi, Il Manifesto)

Dalì creò, in collaborazione con Selwyn Lissack, specializzato in olografia, e con il fotografo Russell Beal, un’opera d’arte rock intitolata «Ritratto cilindrico cromo-olografico del cervello di Alice Cooper», ora presente nel museo Dalì di Figueres (Spagna), città natale dell’artista. All’interno del cilindro rotante Cooper, che indossava una tiara di diamanti sulla testa e una collana, è raffigurato accovacciato, con le gambe incrociate, ricoperto di gioielli e in mano – a mo’ di microfono – una statuina della Venere di Milo. Dietro la testa la cervello-scultura (in gesso) con bignè al cioccolato e sopra formiche dipinte che formavano la scritta «Dalí and Alice» .

  • A Dalì piaceva di sicuro il caos circense che il rocker sapeva inscenare, tutto quel sangue, i trucchi, il serpente, la ghigliottina, gli abiti di scena. Dal canto suo Alice Cooper era un grande estimatore di Dalì al punto che per la copertina di «Pretties for You», il suo debutto a 33 giri, aveva scelto il «Bambino geopolitico che guarda la nascita dell’uomo nuovo», dipinto dell’artista del 1943. (Francesco Adinolfi, Il Manifesto)

Il giorno della presentazione, Dalì indossava una veste candida con ricami d’oro, mentre Cooper si era portato dietro un ampio rifornimento di birra.

Il 21 aprile 1973 l’opera d’arte fu presentata alla Knoedler Gallery di New York. Dalì era vestito allo stesso modo del giorno della session fotografica, Cooper aveva giubbotto, pantaloni, guanti di pelle nera e collana di perle… e sempre della birra.

(FONTI: il Manifesto e Sky Arte)


Immagine in evidenza da https://snl.no/Alice_Cooper


 

 

Pubblicato il: 12/01/2020 da Skatèna