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ALTERNITALIA con GIANLUCA POLVERARI

goodbye, hungs - part. III spring

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Queen: compie 30 anni “Innuendo”

Queen: compie 30 anni “Innuendo”

Through the sorrow all through our splendor
Don’t take offence at my innuendo

You can be anything you want to be

Just turn yourself into anything you think that you could ever be

Be free with your tempo, be free be free

Surrender your ego – be free, be free to yourself

 

di Skatèn

Il 5 febbraio 1991 i Queen pubblicavano per la Parlophone il loro 14° album Innuendo.

  • Innuendo rappresenta il ritorno trionfale delle sonorità hard rock di The Miracle, uno dei loro lavori più sottovalutati, mescolate con qualche avventura nella psichedelia floydiana, nella prima EDM e nel romanticismo in stile Smiths (Rolling Stone Italia).

Fu l’ultimo disco dei Queen registrato dalla lineup originale: Freddie Mercury, Brian May, John Deacon e Roger Taylor.

La copertina di Innuendo è ispirata alle illustrazioni di J.J. Grandville, un illustratore, designer e caricaturista francese del XIX secolo.

 

Juggler of Universes – Illustrazione di J. J. Grandville da Un Autre Monde [Paris: H. Fournier, 1844].

Le registrazioni dell’album ebbero inizio a marzo 1989. Proprio in quell’anno, la sieropositività di Mercury al virus HIV (scoperta nel 1987) si trasformò in AIDS conclamato, sicché il cantante fu costretto a rivelare le sue condizioni di salute almeno ai membri della band nel tardo novembre.

L’ultima fotografia di Freddie Mercury, scattata nel 1991.

I Queen passarono gran parte del 1990 a continuare a lavorare sull’album, avendo intenzione di pubblicarlo entro la fine dell’anno, ma il declino della salute di Mercury costrinse a rimandarne l’uscita fino al febbraio del 1991.

La particolare situazione che stava affrontando la band si riflesse anche nei testi e nelle melodie di Innuendo, il cui tema principale è «il timore dell’arrivo della morte imminente».

Più Freddie peggiorava più ci dava l’impressione che avesse bisogno di suonare“, ha detto in un’intervista Roger Taylor. “Aveva bisogno di trovare un motivo per andare avanti, e veniva in studio ogni volta che poteva. È stato un periodo di lavoro molto intenso.

Quando uscì, Innuendo fu accolto molto positivamente dai fan e dalla critica, e Mercury subito pressò la sua band per continuare a battere il ferro finché era caldo.

Diceva sempre ‘Scrivetemi qualcosa, so che non ho ancora molto tempo’…”, ha affermato May in Days of Our Lives. “Datemi cose da cantare, canterò e canterò. Poi quando non ci sarò più fatene quello che volete, finite come preferite.

Di seguito, la clip ufficiale di Innuendo, la title-track che apre il disco, un pezzo dal sapore epico, che si propone come l’ideale successore di Bohemian Rhapsody:

  • [Innuendo] è un brano straordinario, coinvolgente, in cui il suono tagliente che esce dalla Red Special di Brian May e la sconvolgente potenza vocale di Freddie rapiscono l’ascoltatore in un vortice di emozioni pienamente rispecchiato dalle liriche, che culmina nella sezione centrale. (Metallized)
  • […] la title track – sei minuti e mezzo con un ritmo bolero, un break flamenco e un finale da rock-opera -, è una canzone con un’identità tutta sua, in parte debitrice dell’influenza di Kashmir degli Zeppelin, e anche l’unico brano della discografia con la partecipazione di un secondo chitarrista, Steve Howe degli Yes. (Rolling Stone Italia)

Qui sotto ho postato il video dell’ultima canzone dell’album, The Show Must Go On, forse il brano quintessenziale dei Queen, retorico e kitsch come da copione, con l’impianto glam che si evolve in parti strumentali e vocali complesse (Storia della Musica):

 

Pubblicato il: 05/02/2021 da Skatèna