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VALORI IN CORSO con LUDOVICA VALORI

Intervista a Marco W Lippini

VALORI IN CORSO con LUDOVICA VALORI

Nick Drake, genio invisibile

Nick Drake, genio invisibile

Now if it’s time to recompense for what’s done
Come, come sit down on the fence in the sun
And the clouds will roll by
And we’ll never deny
It’s really too hard for the fly

19 giugno 1948 – Nasce NickDrake, poeta e chitarrista inglese, autore di canzoni dai testi spesso ermetici, criptici e minimali, la cui musica, romantica e decadente, si è ispirata ai poeti maledetti della letteratura europea influenzando numerosi artisti a venire.

 

Solitario, sensibile, introverso, timido, intenso, taciturno, non riscosse successo quando era in vita e, come spesso accade quando si tratta di artisti geniali, il suo talento fu riscoperto ed apprezzato anni dopo la sua morte (avvenuta il 25 novembre 1974 per un’overdose di antidepressivi), diventando un mito per generazioni di musicisti e appassionati.

Le sue lyrics parlano di amore perduto, solitudine, voglia di infinito e speranza, e sono tutte attraversate dalla sua depressione, dall’insicurezza, dal tormento interiore. Drake riuscì infatti a trasporre in musica non solo le sue emozioni, ma soprattutto il dolore che aveva provato quando era in vita.

Festeggiamo il suo compleanno con la canzone Fly, contenuta suo secondo album del 1970 Bryter Layter (più brioso e allegro rispetto ai suoi primi lavori, e questo aspetto è sottolineato già dal titolo, che è una storpiatura dell’espressione inglese da meteo “brighter later”, traducibile in “più tardi, schiarite”), in cui Drake é accompagnato da alcuni elementi del gruppo folk Fairport Convention.

Una piccola chicca: nella canzone compare la viola di John Cale dei Velvet Underground.

Fonte immagine in evidenza https://www.flickr.com/photos/oddsock/84435053.


 

 

Pubblicato il: 19/06/2021 da Skatèna