Traccia corrente

SELEZIONI MUSICALI

RCA - Radio città aperta

SELEZIONI MUSICALI

C.S.I.: 27 anni per “Linea Gotica”, pietra miliare del rock alternativo italiano

C.S.I.: 27 anni per “Linea Gotica”, pietra miliare del rock alternativo italiano

Linea Gotica è un disco di chitarre elettrificate, perché questo è il suono del nostro tempo, per quanto detestabile possa essere questo suono e questo tempo. (Giovanni Lindo Ferretti)

Il 18 gennaio 1996 veniva pubblicato dalla PolyGram Linea Gotica, il secondo album in studio del Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.), gruppo nato dalle ceneri dei CCCP e capitanato da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni.

Dopo la fine dei CCCP, con la caduta del muro di Berlino, quel che rimaneva della loro formazione originale (Ferretti e Zamboni, il cosiddetto “nucleo emiliano”) si incontrò con il “nucleo toscano” in uscita dai Litfiba, composto da Maroccolo e Magnelli, che tra l’altro già avevano collaborato all’album del 1990 Epica Etica Etnica Pathos, insieme al chitarrista e tecnico del suono Giorgio Canali.

  • Se i CCCP rappresentano la giovinezza, la rabbia, l’azione, la speranza di cambiare il mondo, il credo comunista, i C.S.I. sono la maturità, la rassegnazione, la disillusione, la meditazione, la contemplazione di una realtà politico-sociale in caduta libera. Non è un caso che tale evoluzione abbia avuto luogo dopo il crollo del muro di Berlino e il dissolvimento del regime comunista sovietico. Nel 1996, dopo un ottimo album in studio (Ko del mondo) in cui già comparivano, seppur in modo disomogeneo e talvolta solo percepibile, le tematiche di fondo, gli scopi ultimi dell’opera artistica dei C.S.I., Ferretti e company sfornano non solo il loro lavoro più bello ma anche uno dei migliori dischi di tutta la musica italiana: Linea Gotica non ha niente da invidiare a Creuza de ma o a La Voce del Padrone. (Massimo Cristaldi)

Decisero di chiamarsi C.S.I. non solo perché è l’acronimo di “Consorzio Suonatori Indipendenti”, ma anche perché si riferisce alla Comunità degli Stati Indipendenti che all’epoca aveva preso il posto dell’Unione Sovietica (in cirillico, U.R.S.S. = C.C.C.P.).

  • Se i CCCP erano stati a loro modo una proiezione (ironica, battagliera, retorica, singolare, demenziale, truffaldina, scegliete voi l’aggettivo che più vi aggrada) del punk, i C.S.I. ovvero il “terzo piano quinquennale” di quel progetto sovverte del tutto la prospettiva. Ferretti e Zamboni si svestono dal ruolo di figli per indossare quello di padri. Linea gotica è un disco dalla concia grezza. Concavo ed austero. Pregno di una maestosità medievale e decadente. Un’arca che porta fregiati i sigilli di quella grande epoca di mutamenti che ridisegnerà il volto dell’Europa. (Reverendo Lys)

Di seguito, la clip di Cupe vampe, la prima folgorante traccia dell’album che parla del rogo della Biblioteca Nazionale di Sarajevo e dell’assedio della città durante la guerra civile jugoslava:

  • Il sovrapporsi dell’elemento melodico all’ascetismo punk crea la forza di questo disco che trova il suo centro in uno strumento, sintesi delle due anime del gruppo, ovvero il basso di Gianni Maroccolo. Sono le sue linee monumentali, dure e scabre come la pietra, inesorabilmente ritmiche ma al contempo melodiche a costituire lo scheletro di molti di questi brani, in gran parte privi di batteria […]. “Linea gotica” è un disco maturo, che aggredisce con durezza ma che sa anche e soprattutto avvolgere l’ascoltatore nell’abbraccio sonoro, consapevole della necessità di stringersi a raccolta quando “è l’instabilità che ci fa saldi ormai/ negli sgretolamenti quotidiani”. (Onda Rock)

La copertina di Linea gotica, con l’immagine del rogo della Biblioteca di Sarajevo, “simbolo di cultura e millenaria convivenza di popoli diversi”. Si tratta di un caso esemplare di utilizzo delle immagini per dare un riassunto visivo e allegorico dei temi dell’album: la vetrata gotica, i colori violenti, le fiamme che avvolgono le rovine della biblioteca di Sarajevo che si intravedono dietro il vetro rotto.

Qui sotto, invece, un video in cui i C.S.I. suonano live ad Alba nel 1996 (durante un concerto in onore e a memoria dello scrittore e partigiano Beppe FenoglioE ti vengo a cercare, cover del pezzo di Franco Battiato contenuto nell’album Fisiognomica. Nella versione presente in Linea Gotica, l’ultimo verso è cantato dallo stesso Battiato, anche se vengono omesse le ultime parole “perché ho bisogno della tua presenza“:

Oggi è domenica, domani si muore
Oggi mi vesto di seta e candore
Oggi è domenica, domani si muore
Oggi mi vesto di rosso e d’amore (C.S.I., Irata)

Pubblicato il: 18/01/2023 da Skatèna