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Rock ’n’ Roll Nigger di Patti Smith, “The Queen of Punk and The Last Beat Poet”

Rock ’n’ Roll Nigger di Patti Smith, “The Queen of Punk and The Last Beat Poet”

I was lost, and the cost,
And the cost didn’t matter to me.
I was lost, and the cost
Was to be outside society

(Patti Smith, Rock’n’Roll Nigger)

Rock’n’Roll Nigger e’ uno dei pezzi più incazzati, incisivi ed energici della sacerdotessa del rock dalla personalita’ magnetica Patti Smith, “la sciamana selvaggia che riesce a elevare le parole oltre il linguaggio, grazie al potere visionario della musica” come l’ha definita Claudio Fabretti in un suo interessante articolo per Onda Rock. In questa canzone vi e’ una rivendicazione di diversità in cui si celebrano Jimi Hendrix, Jackson Pollock e Gesù Cristo in una sola strofa (“Jimi Hendrix was a nigger. Jesus Christ and Grandma, too. Jackson Pollock was a nigger. Nigger, nigger, nigger, nigger!“).

Rock’n’Roll Nigger è la sesta traccia del terzo album di Patti Smith, Easter, pubblicato per la Arista Records il 3 marzo del 1978. Scritta da Patti Smith con Lenny Kaye, la canzone è stata oggetto di molte cover, come quella di Marylin Manson.

Essa è stata inclusa, inoltre, nella colonna sonora del film del 1994 Natural Born Killers.

Patricia Lee Smith, originaria di Chicago ma cresciuta a Pitman (New Jersey), arrivò a New York nel 1967, dove si inseri’ quasi subito nel circuito underground. Oltre che fare la commessa in un negozio di libri, scriveva poesie e collaborava anche con riviste musicali.

A New York entro’ in contatto con personaggi del calibro di Bob Dylan, Andy Warhol, Johnny Thunders e Tom Verlaine dei Television (con quest’ultimo ebbe una relazione). Poi inizio’ a scrivere le musiche per accompagnare i suoi readings poetici, supportata dal chitarrista Lenny Kaye.

“Ed è nei templi underground newyorkesi, come Cbgb’s e Other End, che Patti Smith spopola insieme ai futuri compagni di strada: Television, Talking Heads, Ramones, Blondie. Il suo primo singolo, “Hey Joe/ Piss factory”, segna l’anno zero della new wave americana. Sarà Lou Reed in persona a metterla in contatto con Clive Davis, presidente dell’Arista, che diventerà la sua etichetta storica” (fonte onda rock).

I TRE PRIMI ALBUM DI PATTI SMITH

Nel 1975 uscì il suo primo album, Horses, il piu’ punk di tutti i suoi lavori, prodotto tra l’altro da John Cale: fu allora che Patti inizio’ a farsi conoscere meglio e a divenire famosa nell’underground newyorkese.

Per quel che mi riguarda, indimenticabile la prima track di Horses, una splendida cover di Gloria, classico del garage rock, registrato da Van Morrison e dalla sua band Them nel 1964 come B-side del singolo Baby, Please Don’t Go.

https://www.youtube.com/watch?v=Q9X-cgihXqQ

Nell’ottobre del 1976 esce il suo successivo lavoro Radio Ethiopia, un album istintivo e sconvolgente al tempo stesso, con cui Patti, da carismatica sacerdotessa punk/new wave celebra la sua travolgente personalità artistica. Radio Ethiopia e’ un omaggio visionario alla poesia e in particolare al suo poeta idolo adorato, Rimbaud, che visse la seconda parte della sua vita appunto in Etiopia, ed all’epoca condusse anch’egli una vita da outsider/nigger (anche se non bisogna dimenticare che i riferimenti prediletti della Smith sono i tre pilastri della beat generation, ossia Allen Ginsberg, Jack Kerouac e Williams Burroughs).

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Immagine di Rimbaud da bambino, presente all'interno della copertina di Easter

Talmente forte la connessione artistica tra Patti e Rimbaud, che ella ha acquistato nel 2017 la sua casa d’infanzia nelle Ardenne.

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La casa di Rimbaud nelle Ardenne, acquistata da Patti Smith nel 2017

Poi arriva Easter nel 1978, un album che va oltre i confini del tempo, che consacra Patti a livello mondiale facendola così entrare nella storia quale icona della scena punk rock.

Al suo interno pezzi che hanno fatto la storia della musica rock, a cominciare da Because The Night, scritta insieme a Bruce Springsteen, anche se di quest’album io ho da sempre privilegiato la super accoppiata Babelogue / Rock’n’Roll Nigger: il recitato di Babelogue, caratterizzato dalla libera associazione di parole in free form da improvvisazione jazz, che si conclude con “I have not sold myself to God“, dopo di che parte “Rock n roll nigger ” con grinta rabbia e potente stile rock punk.

Con “Babelogue-Rock n’ roll nigger”, Patti definisce al meglio il suo pensiero filosofico, il cui cardine e’ appunto l’essere “nigger”, che letteralmente significa “negro”, ma che qui viene inteso nel senso di emarginato, disadattato, fuori dalla società (“outside society”); un’emarginazione come scelta e stile di vita.

Ecco il testo con traduzione.

I haven’t fucked much with the past
But I’ve fucked plenty with the future
Over the skin of silk are scars
From the splinters of stations and walls I’ve caressed
A stage is like each bolt of wood, like a, like a log of Helen
Is my pleasure, I would measure the success of a night
By the way, by the way, by the amount of piss and seed
I could exude over the columns that nestled the P.A
Some nights I’d surprise everybody by skipping off

With a skirt of green net sewed over with flat metallic circles
Which dazzled and flashed the lights were violet and white
I had an ornamental veil, but I couldn’t bear to use it
When my hair was cropped, I craved covering
But now that my hair itself is a veil, and the scalp inside is a scalp
Of a crazy and sleepy comanche
Lies beneath this netting of the skin
I wake up, I am lying peacefully, I am lying peacefully
And my knees are open to the sun

I desire him which is absolutely ready to seize me
In in in in heart I am a Moslem, in heart I am I am an American
In heart I am Moslem, in heart I’m an American artist
And I have no guilt
I seek pleasure, I seek the nerves under your skin
The narrow archway, the layers, the scroll of ancient lettuce
We worship the flaw, the belly, the belly
The mole on the belly of an exquisite whore
He spared the child and spoiled the rod
I have not sold myself to God

Baby was a black sheep, baby was a whore
Baby got big and baby gets bigger
Baby get something, baby get more

Baby, baby, baby was a rock ‘n’ roll nigger
A look around you, all around you
Riding on a copper wave
Do you like the world around you?
Are you ready to behave?

Outside the society, they’re waitin’ for me
Outside the society, that’s where I wanna be
Lenny!

Baby was a black sheep, baby was a whore
You know she got big, well, she’s gonna get bigger
Baby got her hand, got a finger on the trigger
Baby, baby, baby is a rock ‘n’ roll nigger

Outside the society, that’s where I wanna be
Outside the society, they’re waitin’ for me

Outside outside outside ….
Those who have suffered, understand suffering
And there by extend their hand
The storm that brings harm also makes fertile
Blessed is the grass and herb and the true thorn and light

I was lost in a valley of pleasure
I was lost in the infinite sea
I was lost, and measure for measure
Love spewed from the heart of me
I was lost and the cost
And the cost didn’t matter to me
I was lost and the cost
Was to be outside society

Jimi Hendrix was a nigger
Jesus Christ and Grandma, too
Jackson Pollock was a nigger
Nigger, nigger, nigger, nigger, nigger, nigger, nigger

Outside the society, they’re waitin’ for me
Outside the society, if you’re looking
That’s where you’ll find me
Outside the society, they’re waitin’ for me
Outside the society
Outside the society….

DISADATTATA DEL ROCK’N’ROLL

La piccola era una pecora nera.
La piccola era una puttana
La piccola è diventata grande, sempre più grande
La piccola ha qualcosa.
La piccola prende di più
Baby, baby, baby
era una disadattata del rock’n roll

Oh, guardati attorno, tutto attorno a te
Cavalcando un’onda di rame
Ti piace il mondo attorno a te?
Sei pronto a comportarti bene?

Fuori dalla società, mi stanno aspettando
Fuori dalla società, è dove voglio essere

(Lenny!)

La piccola era una pecora nera.
La piccola era una puttana
Sai che è diventata grande
Beh, è diventata più grande.
Baby ha un mano; ha un dito sul grilletto
Baby, baby, baby
è una disadattata del rock’n roll

Fuori dalla società, mi stanno aspettando
Fuori dalla società, è dove voglio essere

Coloro che hanno sofferto,
capiscono la sofferenza

E quindi tendono la mano
La tempesta che porta danni
Rende anche fertili
Benedetta è l’erba
E la pianta e la vera spina e la luce

Ero persa in una valle di piacere
Ero persa nel mare infinito
Ero persa, e misura per misura
Amore sgorgato dal mio cuore

Ero persa, e il costo
E il costo non mi importava
Ero persa e il costo
Era essere fuori dalla società

Jimi Hendrix era un disadattato

Gesù Cristo e nonna pure
Jackson Pollock era un disadattato
Disadattata, disadattata, disadattata, disadattata
Disadattata, disadattata, disadattata

Fuori dalla società, mi stanno aspettando
Fuori dalla società, se stai guardando
È dove mi troverai
Fuori dalla società, mi stanno aspettando
Fuori dalla società

 

(Karol aka Skatena)

 

 

Pubblicato il: 25/08/2018 da Skatèna